Scultore e ceramista italiano
Roberto Anfossi abbraccia diverse modalità espressive comprendenti pittura,scultura e ceramica.In particolare l’Artista tratta tematiche relative alla rappresentazione di figura ambientata in interni, e paesaggio,cui dona di preferenza riflessi ed atmosfere notturne.Realizza ceramiche in cui si fondono culti popolari e riferimenti religiosi,ex voto e acquasantiere. A partire dagli anni ’90 a messo a punto un originale tipologia espressiva
“la cassettina” in cui convergono pittura e scultura e ceramica.
Negli autoritratti senza numero, egli scava spesso l’evidenza sino a renderla assolutamente visionaria. L’autoritratto costituisce il soggetto che forse meglio evidenzia il carattere “interminabile” del lavoro di Anfossi e che lo contradistingue e che ne ha realizzato centinaia tra dipinti e disegni
ROBERTO ANFOSSI RILIEVO DI SANTA Giuseppa ROSSELLO nel Santuario di Savona
“LA SCULTURA A GENOVA E IN LIGURIA – IL NOVECENTO”
Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Dicembre 1989 Particolarmente emblematica di questo terreno di interscambi, è infine, la figura di Roberto Anfossi (1950), che sperimenta in parallelo esperienze pittoriche e plastiche, in una comune valenza espressionista, che coinvolge sia la materia che il tessuto pittorico: passando senza soluzione di continuità dalla bidimensionalità alla tridimensionalità (si veda, ad esempio la Crocefissione, 1988, Sanremo, Proprietà dell’autore), in una sorta di superfetazione dell’elemento pittorico, che trova naturale esprimere una propria drammatica consistenza plastica. Ricerca che lo ha portato a realizzare grotte-sche forme totemiche in cui, dal magma di una materia pittorica aggrumata, di ascendenza fra espressionismo e Informale, fuoriescono frammenti di immagini come inquietanti apparizioni.
Franco Sborgi